I bisogni psicologici ai tempi del COVID-19

Il necessario isolamento sociale e le forti limitazioni alle interazioni costringono le persone all’interno delle proprie abitazioni, in un clima di incertezza e paura rispetto alla situazione di emergenza sanitaria. In questo momento delicato sono molte le sensazioni che si agitano dentro di noi e che non sempre si riesce facilmente a gestire autonomamente.
Ansia, incertezza, smarrimento, ma come anche la difficoltà nel vivere da soli senza poter avere contatti con gli altri, o al contrario la coabitazione forzata che ingenera situazioni di stanchezza, noia, aumento dell’irritabilità e/o difficoltà col partner o nella gestione dei figli: sono molte le condizioni in cui possiamo trovarci e che amplificano i nostri vissuti e i nostri bisogni.

E’ per questo che sono impegnata in due iniziative, parallele ma che perseguono lo stesso obiettivo: fornire un punto di ascolto e un servizio psicologico anche in questo periodo di forte cambiamento, validando e riconoscendo il fatto che la salute mentale dev’essere perseguita e preservata al pari della salute fisica.

La prima è una iniziativa collettiva e consiste in un Punto di ascolto psicologico nato all’interno del Dipartimento di Psicologia della Socializzazione e dello Sviluppo (DPSS) dell’Università degli Studi di Padova, attuato con la collaborazione di colleghi psicologi, specializzandi e docenti: offriamo tre incontri online o telefonici, gratuiti, a tutta la popolazione adulta.
Per avere maggiori informazioni clicca qui

La seconda è individuale ed è la mia adesione come professionista  all’iniziativa nazionale di #psicologicontrolapaura  e #psicologionline: in linea con le indicazioni dell’Ordine degli Psicologi, effettuo consultazioni e attività di sostegno psicologico online, in regime privato, per garantire continuità del servizio e per offrire a chi vorrà l’opportunità di uno spazio di ascolto e di elaborazione anche a distanza, garantendo un adeguato sostegno all’utenza. Per appuntamenti rimando ai soliti contatti.

Cosa c’entra un’espressione dialettale con la Salute Psicologica?

Il 10 Ottobre 2019 ricorre la Giornata Nazionale della Psicologia, e come ogni anno con piacere aderisco alla campagna “Studi aperti” promossa dall’Ordine Nazionale degli Psicologi e patrocinata dal Ministero della Salute.
Per questa campagna di sensibilizzazione ho scelto di utilizzare qualche esempio di espressione dialettale, perché come diceva Sándor Ferenczi, il dialetto è la lingua degli affetti: è il modo più intimo che abbiamo per esprimere quello che sentiamo. Le sue forme colorite e canzonatorie sono utili per darci conforto, per spronarci, o per suggerirci di guardare altrove.

Cosa ti offro? La Salute Psicologica è un diritto (oltre che un dovere) di ciascuno, e attraverso questa iniziativa  mi impegno a dare il mio contributo fornendoti un servizio qualificato a tariffa più agevolata.
Ho deciso di proporti tre opzioni, da scegliere a seconda delle tue esigenze. Si parte da un minimo di tre colloqui perché voglio garantirti una dimensione che abbia un minimo di continuità, in modo da darti la possibilità fare un’esperienza di dialogo diversa e di confronto proficuo.

Le opzioni sono:

  • Opzione 1Tre incontri singoli o di coppia, di cui uno a metà prezzo;
  • Opzione 2: Cinque incontri singoli o di coppia, di cui uno gratuito;
  • Opzione 3: Dieci incontri singoli o di coppia con 20€ di sconto su ciascun colloquio.

Per avere una maggiore idea di come lavoro, quindi del mio approccio , e di come funziona un percorso psicologico,  ti invito a consultare la relative pagine sul mio sito (e che trovi linkate).

Trovi invece una descrizione di chi sono e di cosa mi occupo nella pagine dedicate

Puoi ricevere maggiori informazioni o prenotare la tua offerta chiamando al n. 350 0946496.

Ricevo a Padova presso la sede di Progetto Pegaso, via Colombina 1, e a Lanciano (CH), presso la sede di Associazione Merlino, via Genova 49.

Le offerte sono valide fino al 31/12/2019.

Amore e app dating: seminario

App dating: tutti le usano e pochi ne parlano.
Utilizzate per trovare l’amore o frequentazioni più leggere, Tinder, Grindr e simili ci spingono a fare i conti con le nuove forme di relazione affettivo-sessuale, e i risvolti psicologici connessi.

Sabato 24 novembre 2018, l’incontro “L’amore ai tempi delle app: dalla friendzone al sesso senza implicazioni”(di cui la locandina qui ) ha inaugurato la prima giornata de La Settimana dell’Informazione Psicologica ed è stato da me pensato e dedicato proprio a questo tema. 



Insieme ai partecipanti, che si sono rivelati preziosi aiutanti, abbiamo provato ad esplorare le dinamiche che intercorrono fra i due lati opposti dello schermo — e dell’amore. Nel corso del pomeriggio si sono alternati spunti di riflessione e pensieri in costruzione sull’utilizzo delle app e sui più sempre crescenti fenomeni come la friendzone o la friends-with-benefits.

E’ stata per me una delle prime esperienze di organizzazione di un evento aperto a tutti. Ringrazio l’Ordine Psicologi Veneto per la proposta, Progetto Pegaso per la concessione degli spazi, e soprattutto la curiosità dei partecipanti, senza la quale l’evento non avrebbe potuto realizzarsi.