Il mio approccio

Ho fatto della gentilezza e della delicatezza i miei cavalli di battaglia. Mi piace l’espressione rivoluzione gentile, che ho utilizzato come motto, perché rimanda a un cambiamento forte, ma attuato in maniera pacata, una rivoluzione conquistata passo dopo passo, pezzettino dopo pezzettino, e per questo più durevole perché la persona lo fa proprio e non è solo temporanea.
Tutto questo secondo me permette alla persona di sperimentarsi in una nuova veste e di fronteggiare in maniera più consona gli avvenimenti o le problematiche avverse, in modo che possa mettere un passo davanti all’altro, nel suo percorso, fino a trovare la direzione giusta per vivere in maniera piena e serena la propria vita.

Ciò che contraddistingue il mio approccio è la dimensione calda e affettuosa in cui viene accolta la persona.
L’ambiente rispettoso e rassicurante  in cui la persona viene immersa spesso è già di per sé risolutore della preoccupazione che aveva preceduto l’incontro. Cerco di mettere a proprio agio, rispettando il tempo di adattamento della persona a questa nuova forma di contatto, invitandola a parlare senza alcun timore, spiegando che ciò che mi interessa è la comprensione (non il giudizio) del suo funzionamento interno.

Come riferimento teorico, sono una psicologa psicoterapeuta di orientamento clinico-dinamico. L’orientamento psicodinamico costituisce la base del mio modello, definisce la modalità di lettura di una situazione o di una problematica e anche la modalità di intervento. E’ il tipo di linguaggio con cui mi sento a mio agio, tramite cui sento di poter operare al meglio, e che a mio avviso apporta contributi notevoli alla comprensione dei fenomeni psicologici.
La psicologia dinamica indaga i meccanismi e i processi psichici sottesi al comportamento umano e presuppone che non tutto ciò che appartiene al mondo psicologico sia conscio al soggetto; introduce quindi l’esistenza di forze (dinamiche) che possono entrare in conflitto e generare sofferenza psichica.

In ogni caso penso che il modello a cui ci si riferisce può e deve essere rivisto di volta in volta, incontrando le caratteristiche del singolo caso, e ripensato a seconda delle specifiche esigenze in modo che sia rispettoso e tenga conto delle peculiarità della persona.